Programme Mot d’introduction de M. Thierry Apothéloz (Conseiller d’Etat chargé du Département de la Cohésion Sociale) et Mme. Sonia Studer (Directrice RH, Nestlé Suisse) Première partie : présentation de l’initiative Refugees@work et du contexte Suisse et genevois en matière d’intégration professionnelle des personnes issues de l’asile. Deuxième partie : discussion et échanges sur les freins et les opportunités à l’intégration professionnelle des réfugié-es, avec les interventions de Tobias Muller, Professeur à l’Université de Genève, Geneva School of Economics and Management, Alain Collard, Directeur, EMS Résidences de la Champagne et Karen Simonin, Partner responsable pour la diversité et l’inclusion, EY Genève. Questions/réponses avec les participants. Cette conférence virtuelle est ouverte à toutes et à tous sur inscription.
MiniMove est une offre d’encouragement précoce développé par la Fondation IdéeSport. Ce programme propose diverses activités sportives et ludiques aux familles avec des enfants en âge préscolaire (2 à 5 ans). L’entrée est gratuite et il n’est pas nécessaire de s’inscrire à l’avance. Les petits viennent accompagnés d’adultes de leur entourage proche et prennent part ensemble aux animations organisées par l’équipe encadrante qui est composée d’adultes et de jeunes coaches.
L’objectif n’est pas seulement de promouvoir le mouvement, mais aussi de favoriser l’égalité des chances dès le plus jeune âge et d’encourager l’intégration sociale de la famille. Ces espaces permettent aux familles d’échapper au quotidien et d’entrer en contact avec d’autres personnes. En plus d’encourager le développement physique et psychique de l’enfant, MiniMove participe également à l’intégration sociale de la famille et favorise la cohésion sociale au sein d’un quartier ou d’une commune. Des brochures et du matériel d’information traduit dans de nombreuses langues est d’ailleurs à disposition des participants.
Des projets MiniMove ont lieu chaque semaine entre octobre et avril à Zurich (3 projets), Bâle (3 projets), Berne (2 projets), Lugano, Mendrisio, Bellinzona, Yverdon-les-Bains et également à Rotkreuz dès l'automne 2020. Lors de la saison 2019/20, la Fondation IdéeSport a enregistré près de 22 000 visites aux 181 événements MiniMove qui ont été organisés dans toute la Suisse.
Der Berner Online-Stadtplan von Cooperaxion beantwortet solche Fragen. Er blickt hinter Fassaden und zeigt vielfältige Spuren kolonialer Verstrickungen und rassistischer Hintergründe. Das «City-Mapping» betrachtet die Bundesstadt aus neuer Perspektive und erzählt verdrängte Geschichte(n). Denn das koloniale Erbe der Schweiz wirkt bis heute. Die Webseite www.bern-kolonial.ch macht dies sichtbar. Das Projekt wurde vom Kompetenzzentrum Integration der Stadt Bern gefördert und ist in dieser Form einmalig in der Schweiz.
Abbiamo organizzato degli incontri settimanali di mercoledì pomeriggio durante tutto l’anno, vacanze scolastiche comprese, con bambini di famiglie di rifugiati e richiedenti l’asilo del Locarnese. Lo scopo principale è quello di aiutare i bambini / ragazzi nello svolgimento dei compiti scolastici: spesso a casa hanno poco aiuto, da un lato per l’ovvio motivo della barriera linguistica e dall’altro perché spesso il livello di scolarizzazione soprattutto delle madri non è molto alto. Inoltre non poche sono le difficoltà di quei bambini che a causa della migrazione non hanno potuto avere un iter scolastico regolare. Per questo degli aiuti supplementari per affrontare il nostro sistema scolastico sono importanti per evitare che questi bambini vengano ulteriormente penalizzati . Ogni pomeriggio sono presenti 3 animatori retribuiti dalla Fondazione Elisa e diverse volontarie tra cui alcune maestre. Per lo svolgimento dell’attività si sono formati 3 gruppi. • Il gruppo dei bambini e ragazzi in età scolastica. L’animatore responsabile aiuta i ragazzi nello svolgimento dei compiti e ripasso delle lezioni, in collaborazione con i docenti titolari dei rispettivi istituti scolastici. • Il gruppo dei bambini in età prescolastica. L’animatore responsabile organizza lavoretti, giochi di società e attività ludiche anche all’aperto. • Il gruppo delle mamme. Le volontarie restano con le mamme ( e i baby) promuovendo la conoscenza delle mamme tra di loro e l’apprendimento spontaneo dell’italiano La partecipazione ai pomeriggi è aumentata negli anni ( fino 75 partecipanti tra grandi e piccoli). Si è notata una costanza nella frequentazione, cosa che ha favorito l’affiatamento del gruppo multietnico. Attività oltre l’aiuto scolastico: Soprattutto durante l’estate vengono organizzate attività ludiche come bagno al lago o in piscina, escursioni in montagna o in luoghi di interesse( per esempio Tierpark di Goldau). Si propongono pure attività culturali come cinema o spettacoli teatrali. Doposcuola Abbiamo pure organizzato un doposcuola in un istituto scolastico della regione particolarmente frequentato da bambini di famiglie di migranti, che viene gestito da maestre, in parte su base di volontariato. Bilancio dopo 5 anni Le attività proposte sono molto apprezzate dai bambini, dai ragazzi e dai genitori. La collaborazione con gli istituti scolastici è migliorata di anno in anno. Diversi sono i bambini con difficoltà scolastiche particolari, segnalati dai nostri animatori, che ora beneficiano di un ulteriore sostegno scolastico individuale e mirato. Per noi, animatori e organizzatori, si tratta di un’esperienza unica. Dopo un’iniziale comprensibile reticenza le persone si stanno aprendo, raccontano le loro esperienze precedenti e parlano della loro terra e delle loro tradizioni. Il confronto è molto arricchente e aumenta la nostra conoscenza delle diverse culture. Dopo più di cinque anni di attività possiamo trarre un bilancio positivo e siamo per questo intenzionati a continuare il progetto, cercando di migliorarlo in base all’esperienza avuta finora.
Text Folgenden Leitfragen widmet sich die Fachtagung: - Was ist interkulturelles Dolmetschen und welche Rolle übernehmen interkulturell Dolmetschende in der Psychotherapie? - Weshalb ist eine adäquate und erfolgreiche Behandlung von traumatisierten Geflüchteten ohne interkulturell Dolmetschende kaum möglich? - Wie können Akteure im Gesundheitssystem verstärkt dazu animiert werden, mit interkulturell Dolmetschenden zu arbeiten? - Welche Möglichkeiten gibt es in Bezug auf die Finanzierung von Dolmetschkosten und wie sehen die rechtlichen Rahmenbedingungen aus?