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FAQ : effetti del Coronavirus sulla formazione continua
Le domande frequenti e le risposte (FAQ) sugli effetti del coronavirus sugli istituti svizzeri di formazione continua e sui formatori/formatrici freelance
Per rintracciare con successo i contatti, una buona comunicazione è importante - anche con persone risultate positive al test che non parlano le nostre lingue ufficiali. Questo breve video mostra come i contact tracer nei cantoni di Vaud, Ginevra e Zurigo affrontano questa sfida: con soluzioni interne o con l'aiuto dell'interpretariato telefonico.
Nonostante il crollo dovuto al lockdown nella primavera del 2020, si sono registrati circa 1500 interventi in più rispetto all’anno precedente, per un totale di 307 200. Sono invece state svolte circa 15 000 ore di lavoro in meno, per un totale di 355 800 ore. Il motivo è legato al maggior numero di interventi via telefono, che sono più brevi di quelli che avvengono sul posto. Nel 2020, l’interpretariato in remoto (via telefono e via video) ha vissuto un vero boom e rappresenta ora il 20% di tutti gli interventi (rispetto al 9% dell’anno precedente). Gli interventi via telefono sono raddoppiati arrivando quasi a 60 000; gli interventi via video sono aumentati enormemente, passando da meno di 100 interventi nell’anno precedente a oltre 3600 nel 2020. Si deve presupporre che questa tendenza continuerà, portando con sé sfide particolati e nuove opportunità per la professione. Per poter garantire un operato della miglior qualità, INTERPRET ritiene che l’interpretariato in remoto debba avere un maggior peso nella qualifica degli interpreti. La mediazione interculturale rappresenta solo l’1% di tutti gli interventi, ma ha registrato comunque un aumento, passando da circa 2000 interventi nell’anno precedente a oltre 3000 interventi nel 2020.
Ulteriori dettagli sul certificato sono disponibili nel materiale informativo, in diverse lingue.